Un’altra misura introdotta dal “Decreto Liquidità” D.L. 8/4/2020 n. 23 riguarda le imprese con un fatturato inferiore a 3,2 milioni di euro e fino a 499 dipendenti, le quali possono ottenere una garanzia pari al 100%:
- concessa al 90% dallo Stato;
- e al 10% da un soggetto terzo (es. confidi)
su un prestito di importo non superiore al 25% dei ricavi dell’azienda, presentando alla propria banca una autocertificazione sui danni subiti dalla propria attività a causa dell’emergenza Covid-19.
Durata massima del finanziamento: 72 mesi (6 anni)
Attenzione! La richiesta di finanziamento fino a 25.000 € esclude la possibilità di richiedere il suddetto finanziamento fino a 800.000 € e viceversa.
Chi resta fuori dalle garanzie?
Per beneficiare delle garanzie serve, dettaglia il decreto, lo stato di “buona salute aziendale e sono inoltre escluse le aziende con crediti classificati “in sofferenza”, e ormai inesigibili. Come segno di attenzione rispetto a quel che è successo da febbraio sono state però comprese le aziende che hanno esposizioni classificate dalle banche come “inadempienze probabili” ovvero “scadute o sconfinamenti deteriorati”, purché la classificazione sia successiva al 31 gennaio 2020. Saranno i singoli istituti bancari a valutare il profilo economico-finanziario dell’azienda per la concessione del prestito.
In altre parole le informazioni per la richiesta del finanziamento da fornire alla banca sono:
- un’autocertificazione che attesti di aver subito dei danni dall’epidemia COVID
- i documenti di bilancio o un documento fiscale, necessari per definire la congruità del finanziamento rispetto ai ricavi prodotti dalla tua azienda
- la richiesta di ammissione del finanziamento al Fondo di Garanzia*
*L’accesso al Fondo di Garanzia delle Pmi è gratuito, mentre viene effettuata una valutazione sul solo profilo economico-finanziario dell’azienda, escludendo invece la valutazione delle informazioni relative all’andamento dei rapporti bancari degli ultimi mesi.
Si precisa inoltre che al momento non è disponibile una modulistica o una procedura specifica, si attendono i cosiddetti decreti attuativi.
Trattandosi di una richiesta di finanziamento più articolata rispetto a quello con soglia fino a 25.000 precedentemente descritto, sarà necessario:
- Rivolgersi al proprio commercialista per essere supportati nell’istruttoria e fornire le informazioni richieste dalla banca.
- Redigere un business plan per la ripartenza, non è previsto per legge, ma potrà essere utili per la concessione del finanziamento, allo scopo di spiegare le azioni per il proseguimento dell’attività e per la restituzione del prestito nei tempi concordati.
- Una volta ricevuto il finanziamento, intraprendere con il supporto del proprio consulente, il piano di ripartenza.
Elenco della documentazione per la richiesta di finanziamento
Di seguito è presente un elenco delle informazioni generalmente richieste dagli istituti bancari per le richieste di finanziamento e adattate al caso specifico.
Documentazione anagrafica
- statuto, atto costitutivo, visura camerale aggiornata, fotocopia documenti di identità soci e amministratori.
- autocertificazione da danni covid 19
Documentazione contabile
- ultimi due bilanci dettagliati
- (se azienda sorta nel 2019: stima dei costi dei primi due anni )
- situazione patrimoniale ed economica aggiornata febbraio 2020
- la spesa salariale annua del 2019 o dell’ultimo anno disponibile
Documentazione finanziaria
- ripartizione crediti commerciali con suddivisione entro anno e oltre anno
- crediti diversi scaduti da oltre 360 giorni
- ripartizione debiti verso fornitori entro anno e oltre anno
- debiti diversi con scadenza entro e oltre anno
- dettaglio posizione debiti tributari: suddivisione tra correnti e rateizzati con piano di rateizzo
- dettaglio debiti verso banche e altre istituzioni finanziarie con suddivisione debiti a breve e debiti a medio lungo termine: dettaglio importo originario, rate e scadenza
- debiti verso società di leasing con dettaglio come sopra: importo originario, canoni scadenze
Documentazione per business plan = piano di sviluppo per qualsiasi richiesta di finanziamento:
- piano dipendenti: costo per unità e unità impiegate
- piano affitti: importo canone mensile di affitto presente e programmato;
- piano spese diverse dal passato se previste:
- manutenzioni straordinarie;
- modifica spese correnti: incidenza su spese generali, sui servizi
Documentazione a supporto pratica:
- breve descrizione per cosa e come si vuole utilizzare il finanziamento richiesto.
Consigliamo inoltre di informarsi sulle misure introdotte dalle singole regioni di appartenenza. Ogni Regione ha infatti predisposto o predisporrà aiuti puntuali anche sulla base della conoscenza diretta del territorio regionale, dei suoi operatori economici nonché delle realtà sociali presenti.
Inoltre per il settore sportivo dilettantistico consigliamo la consultazione del seguente articolo che richiama anche l’Istituto del Credito Sportivo
Ti serve aiuto?
Puoi rivolgerti al servizio di supporto messo attivato da ASI Toscana inviando al tua richiesta a questo link: http://www.asitoscana.it/sportello-smart/